GINNASTICA PROPRIOCETTIVA


La propriocettività è una particolare sensibilità che fornisce la percezione di sé in rapporto al mondo esterno. Tale sensibilità è assicurata da una rete nervosa indipendente: si tratta di una struttura anatomica specializzata, formata da specifiche terminazioni  sensitive dette propriocettori che sono presenti nelle articolazioni, nei muscoli, nei tendini e nella cute. Tali terminazioni  interscambiano continuamente informazioni tra l’ambiente interno e quello esterno.

Ne discende che le informazioni acquisite tramite i classici organi sensoriali di vista, udito e tatto non sono da sole sufficienti per la corretta coordinazione del movimento, in quanto la risposta adattativa sarebbe carente: i recettori propriocettivi infatti sono attivamente implicati nell’aggiustamento posturale, nel posizionamento dei vari segmenti corporei e nella corretta tensione dei diversi fasci muscolari.

E’ facile comprendere come la sensibilità di questi recettori sia importante nella gestione della quotidianità ma oltremodo indispensabile per chi pratica sport, in quanto se qualsiasi gesto richiede “aggiustamenti posturali” continui, a maggior ragione l’esecuzione di un gesto tecnico comporta una più elevata consapevolezza di sé attraverso modificazioni sottili della postura, senza le quali l’atleta non sarebbe in grado di esprimere al massimo la propria potenzialità: atleti che vogliono ottenere prestazioni sempre più efficienti devono necessariamente ricorrere all’allenamento propriocettivo.

In seguito ad un trauma (ad es. una distorsione articolare o un intervento chirurgico) si può parzialmente perdere sensibilità a causa di danni alle terminazioni propriocettive: la rete di comunicazione tra il SNC e la muscolatura entra in “corto circuito” e le risposte non sono più adeguate.

A questo punto entra in gioco la ginnastica propriocettiva, che attraverso una serie di specifici esercizi su piani instabili, va a rieducare i riflessi al fine di ottenere un controllo ottimale. Grazie infatti alla creazione di queste situazioni di “disequilibrio” il sistema nervoso reagisce fornendo un’ immediata risposta ai sensori che lo avvertono della situazione di potenziale pericolo e si attivano gli automatismi che rispristinano un adeguato posizionamento del corpo nello spazio per far fronte a quella specifica situazione.